Una casa piena di muffa
In tanti anni di attività ne abbiamo viste di tutti i colori: nere, gialle, verdi, viola…parliamo dei colori delle muffe.
Le affermazioni più ricorrenti che abbiamo sentito fare relativamente alla loro origine sono: “la casa è piena di umidità” oppure “c’è sicuramente un’infiltrazione”.
Prima di spiegare il reale motivo della loro formazione, è doveroso fare una premessa: gestiamo da oltre vent’anni immobili in affitto, per cui per la stessa casa, si sono avvicendati negli anni diversi inquilini: con alcuni di loro c’è stato un problema di muffa, con altri no.
Com'è possibile?
Quasi sempre si parla di umidità o infiltrazione confondendole con il fenomeno più ricorrente di umidità da condensa.
Avete presente quelle macchie nere chi si formano intorno al serramento o negli angoli dei soffitti?
Per comprendere come si forma la condensa (e successiva muffa nera) pensate a cosa accade d’estate, quando togli una bottiglia d’acqua dal frigorifero e l’appoggiate sul tavolo: cosa succede?
La calda umidità ambientale viene a contatto con la fredda superficie della bottiglia.
Maggiore è la differenza tra le due temperature (ambiente – oggetto) maggiore è la quantità di umidità ambientale che si deposita sulla bottiglia, fino a creare un velo d’acqua.
È un fenomeno naturale, determinato da una formula matematica che consente di analizzare il problema e trovarne anche la soluzione.
Questo fenomeno è quello che succede anche nelle nostre case.
I vapori della cottura dei cibi, quelli di una doccia, quello ambientale e quelli prodotti dalla nostra stessa respirazione, producono una quantità di acqua giornaliera che può arrivare fino a 5 litri.
Se poi abbiamo anche l’abitudine di stendere in casa, il gioco è fatto: nell’arco di una sola notte ci possiamo trovare alcune pareti della casa completamente nere!
Considerando che la completa correzione dei ponti termici delle abitazioni è praticamente impossibile, dobbiamo necessariamente ricorrere a rimedi più economici ma altrettanto efficaci.
Le possibili soluzioni
Ecco di seguito una serie di accorgimenti che è meglio avere per evitare questo fenomeno:
- areare correttamente i locali (il regolamento di igiene prevede un ricambio totale dell’aria interna ogni tre ore)
- evitare di stendere i panni all’interno dei locali (se non avete altra scelta meglio lasciare socchiusa la finestra del locale)
- dotarsi di una cappa con espulsione dell’aria verso l’esterno (nel caso in cui il vostro immobile non abbia la predisposizione necessaria, ricordatevi di tenere socchiusa la finestra della cucina durante la cottura dei cibi)
- dopo ogni doccia tenere aperta la finestra fino alla scomparsa dell’umidità che si sarà depositata nei vetri sia della doccia che del serramento (se siete di fretta e non potete lasciare aperta la finestra per molto tempo, eliminate l’acqua del box doccia con un tira acqua e asciugate quella nei vetri del serramento)
- spalancate le finestre della camera da letto appena alzati
Ovviamente se questi comportamenti si tengono “a spot”, il problema non si risolverà. Sarà necessario farli diventare un’abitudine.