Analisi compravendite anno 2020
Le analisi sull'acquisto
Nei giorni scorsi il nostro ufficio studi ha analizzato i dati relativi alle compravendite e alle locazioni concluse nel 2020.
Sono ben 55 i paramenti presi in considerazione e sono emerse analisi davvero interessanti.
Innanzitutto cominciamo col dire che la pandemia non ha fermato la voglia di casa, anzi, le ha dato una bella spinta.
Sono cresciute del 25% rispetto all’anno precedente, le richieste di acquisto. In cima le richieste di case con giardino, seguite dalle richieste per immobili oltre i 90 mq e soprattutto sono aumentate le richieste di acquirenti provenienti dalle grandi città.
Un’inversione di tendenza che non si vedeva da anni.
Dalla figura 1 emerge che l’acquisto della prima casa rappresenta ancora la motivazione principale seguita dal mercato di sostituzione che rappresenta il 26%.
Da sottolineare un netto ritorno dell’acquisto della casa come forma di investimento considerato ancora il bene rifugio.
La tipologia di immobili più venduta rimane il 3 locali che sfiora quasi il 50 % delle compravendite totali. Il bilocale è tornato ad essere un buon compromesso per una prima casa e una garanzia per chi ha optato per un investimento. A seguire le ville e le altre tipologie.
I numeri delle analisi
Le diverse misure adottate dal Governo quali superbonus, ecobonus, bonus facciate, ma ancor di più gli effetti dei vari lockdown dovuti alla pandemia, non hanno spinto gli acquirenti a preferire immobili vecchi o da ristrutturare. Ciò si evince molto chiaramente dalla figura 3.
Rispetto all’anno precedente i prezzi medi per tipologia hanno subito una variazione al ribasso del 3,5%. Solo i bilocali hanno segnato una diminuzione maggiore registrando un – 6%.
C’è da considerare tuttavia che 2 dei 12 bilocali venduti nel 2020 erano in vendita da diverso tempo. Ennesima dimostrazione che più un immobile rimane invenduto, maggiore sarà lo scostamento tra prezzo richiesto e prezzo di vendita.
Non è tempo, non lo è da oltre 10 anni, il tempo di “provare” a vendere “tanto non ho fretta”.
Spesso sentiamo dire che “in giro non ci sono soldi”. Questo dato allora vi sorprenderà: quasi il 40% delle compravendite concluse sono avvenute per contanti. (figura 5) E il valore medio compravenduto non é neanche così basso essendo pari a 92.000,00 €.
Chi ha acceso un mutuo invece per l’acquisto della prima casa, lo ha fatto per un importo che negli ultimi quattro anni é andato sempre più diminuendo, attestandosi l’anno scorso a 90.000,00 circa. (Figura 6).
Stesso trend anche per la percentuale d’intervento del mutuo (figura 7), sceso all’82% nel 2020, complice anche la sospensione della garanzia dello Stato per i mutui oltre l’80%, verificatasi negli ultimi due mesi dell’anno.
Il mercato delle locazioni
E il mercato delle locazioni?
Prima di analizzarne velocemente alcuni dati, va detto che le locazioni hanno mantenuto sempre valori piuttosto costanti negli ultimi 5 anni, in crescita rispetto ai cicli meno espansivi del mercato immobiliare.
Dalla figura 8 possiamo evincere come i bilocali siano la soluzione preferita tra chi ha deciso di prendere una casa in affitto.
Anche per il mercato delle locazioni, gli immobili vecchi sono quelli meno graditi (figura 9) mentre possiamo affermare che le motivazioni principiali per andare in affitto sia la ricerca di una prima casa (intesa come prima esperienza fuori dalla propria casa famigliare) o il cambio di tipologia.
Circa un quarto delle locazioni concluse è stato alimentato da chi, per motivi di lavoro, ha dovuto trasferirsi. (figura 10)
Dalla figura 11 invece si evince come i canoni delle tipologie più piccole siano aumentati, mentre diminuiti quelli delle tipologie più grandi.
Segno che la crisi ha colpito prevalentemente le famiglie e gli artigiani per quello che riguarda l’uso non abitativo.