Prezzo o valore?
Quasi sempre, utilizziamo queste due parole indistintamente come se fossero sinonimi.
Soprattutto quando parliamo di immobili ne nasce un equivoco dagli effetti devastanti. Pensiamo ad esempio ai comuni slogan utilizzati da quasi tutte le agenzie immobiliari: “quanto vale la tua casa?; valutazioni immobiliari gratuite e senza impegno, qual è il valore del tuo immobile?”. E ora leggiamo alcuni stralci di atti di compravendita: “il prezzo della presente vendita viene di comune accordo determinato in Euro…; il prezzo della presente vendita è pattuito a corpo e non a misura….”. È evidente che gli slogan parlano alla nostra pancia, ma quando si concludono o si firmano contratti, si parla alla testa.
Tuttavia dobbiamo ricordare che il percorso per passare dalla pancia alla testa è molto lungo e che quando ci troviamo davanti al Notaio, siamo all’atto conclusivo di quel percorso che quasi sempre inizia con la frase: “casa mia vale molto di più” e si è scontrato con il prezzo di vendita comunicato dall’agente immobiliare.
Ne consegue quindi che se un immobile si vende “al prezzo e non al valore” è quanto mai fuori luogo parlare di valutazione.
Infatti il valore della nostra casa, così come di ogni altro bene, include qualcosa che nessun altro potrà comprendere, condividere ma soprattutto pagare. Sono i nostri sacrifici, i ricordi, gli stati d’animo, le nostre emozioni, parte insomma del nostro vissuto.
Tutti elementi non quantificabili che hanno il grandissimo potere di riempirci il cuore ma condizionare la percezione della realtà. Non a caso, davanti all’evidenza e con una calcolatrice alla mano, i conti non torneranno mai.
Il prezzo invece, è il risultato seppur non tanto semplice, dell’incontro tra domanda e offerta. È quantificabile, comparabile, dimostrabile e nonostante questi elementi oggettivi, non sarà mai quello giusto in assoluto, ma quello che saremo disposti a spendere e che ci farà essere soddisfatti.